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La storia della cagnetta Laika e degli altri animali viaggiatori nello spazio!

  • Immagine del redattore: Redazione Reporting
    Redazione Reporting
  • 24 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 mag 2020

Di Lorenzo Buzzoni


Se nel 1961 il russo Jurij Gagarin fu il primo uomo ad andare nello spazio, il primato assoluto appartiene a un'astronauta… a quattro zampe. Infatti il 3 novembre 1957 la cagnolina Laika partì a bordo di una navicella spaziale sovietica, passando alla storia come il primo essere vivente inviato nello spazio.


La corsa allo spazio


Negli anni '50 le due super-potenze del tempo, USA e Unione Sovietica (grosso modo l'attuale Russia), si sfidavano in ogni campo per dimostrare la propria supremazia, cioè: chi era il più forte? La corsa alla ricerca spaziale fu uno dei terreni di sfida dove la competizione si fece più accesa. I sovietici avevano già spedito un satellite nello spazio, lo Sputnik, ma a bordo non c’era nessuno, dato che la tecnologie dell'epoca non permettevano ancora l'invio di esseri umani nello spazio.


Lo sputnik, il primo satellite artificiale inviato nello spazio


Da tempo però gli scienziati russi utilizzavano i cani per vedere che effetto facesse lo spazio sugli esseri viventi. Così decisero di spedire tra le stelle lei, Laika, che in realtà si chiamava Kudrjavka, ossia “ricciolina” (Laika è il nome che i russi davano alla razza alla quale apparteneva la cagnetta).


La cagnetta Laika prima della partenza verso lo spazio


La partenza di Laika


Il 3 novembre 1957 alle 2:30 venne lanciato dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, il satellite Sputnik 2 con a bordo Laika. Il viaggio interstellare durò in tutto cinque mesi e portò il satellite a compiere 2570 giri attorno alla Terra, ma Laika non visse che poche ore tra le stelle. L'impatto sull'opinione pubblica mondiale fu enorme. Tutto il mondo si accorse dei passi da gigante che l'Unione Sovietica aveva compiuto in campo aerospaziale, e il sacrificio della cagnetta rese Laika una vera e propria star, celebrata dall’Unione Sovietica con eventi, statue e francobolli.

Laika non fu tuttavia l'ultimo cane a volare nello spazio! Il 20 agosto 1960, infatti, le cagnette Belka e Strelka furono le prime a tornare sane e salve a terra da una missione spaziale a bordo del satellite Sputnik 5.


Francobollo del 1959: la cagnetta raffigurata è Laika


Gli altri animali nello spazio


L’anno dopo l’avventura di Laika, gli americani mandarono nello spazio la scimmia Gordo. Anche questa volta non tutto andò secondo i piani: la capsula finì nell'Atlantico, ma perlomeno Gordo venne salvato. Lo stesso anno gli USA mandarono nello spazio, a un'altezza di 480 km, le scimmie Miss Baker e Miss Abel. La missione andò in porto, ma la scimmia Abel morì per problemi cardiaci dopo quattro giorni dal suo ritorno sulla Terra. Miss Baker, invece, visse addirittura per 27 anni e morì nel 1984.


La scimmia Gordo prima del lancio

Nel 1961, invece, fu il turno dello scimpanzé Enos, che completò tre orbite a bordo del Mercury Atlas 5. Enos morì a circa un anno dal suo ritorno sulla Terra. Nello stesso anno, un altro scimpanzé, Ham, prendeva parte alla missione Mercury-Redstone 2, con lancio da Cape Canaveral, in Florida. Visse per altri 17 anni dopo essere tornato sulla Terra.

I francesi mandarono in orbita il primo "gatto spaziale" nel 1963. Si tratta di Félicette, una gatta parigina che prese parte a un volo nello spazio, tornando viva sulla Terra.


La gatta "francese" Félicette


Dovete sapere che gli animali hanno continuato a svolgere un ruolo fondamentale nella ricerca spaziale anche dopo il primo sbarco umano sulla Luna nel 1969. Pensate che, nel 1975, a bordo dello Skylab 3 c'era anche un ragno, mentre durante la missione Apollo 17 vennero mandati nello spazio anche cinque topi.



3 Comments


bambiniclasse5a
Jun 08, 2020

Molto belle le informazioni riportate, pure il linguaggio è adeguato - Fabrizio

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bambiniclasse5a
Jun 08, 2020

mi è piaciuto ma forse ci sono un potroppi dati (marco)

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bambiniclasse5a
Jun 06, 2020

Questo testo é molto bello e molto interessante

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